venerdì 31 ottobre 2014

Sul perché Twilight è un fantasy e non un horror

Salve. Mi dicono che fra poco è Halloween. Mi sembra quindi il momento perfetto per darvi il benvenuto al secondo incontro del nostro breve corso sull'esatta natura dell'horror e del fantasy. Vi ricordate cosa avevamo detto durante la prima lezione? Se avete bisogno di ripassare, potete andare qui. La coda politica del post potete saltarla, anche se comunque può essere utile.

Dunque, nella scorsa lezione abbiamo dato una definizione di fantasy e horror basandoci sulle figure del drago e del vampiro. Visto che a quest'ultimo personaggio tengo particolarmente, mi sembra doveroso affrontare il problema di uno dei filoni di maggiore successo negli ultimi anni: i cosiddetti "romantic horror". Tale genere nasce dall'accostamento di figure tradizionalmente tipiche delle storie dell'orrore (primi fra tutti, appunto, i vampiri) con plot di carattere spiccatamente romantico. Lo scopo non dichiarato - e a volte dichiaratissimo, basta vedere la copertina originale di Twilight - è di sfruttare portandole all'eccesso le tematiche dell'amore/frutto proibito. Se gli amori pericolosi fanno audience, come considerare gli amori per esseri sovrannaturali che sopravvivono bevendo sangue?
Tali storie hanno però un punto debole fondamentale nella sostanziale ricerca di un happy ending, che di per sé falsa l'attribuzione al genere horror.
Che cosa voglio dire? Cerchiamo di arrivarci per punti, mettendo a confronto un romantic horror effettivo, o meglio il capostipite dei romantic horror contemporanei (ovviamente prendiamo in considerazione solo il periodo post-anni '80, sennò dovremo partire da Dracula) con il già citato Twilight.

In particolare vorrei mettere a confronto, chiedendo perdono preventivo a chiunque si senta giustamente offeso dall'accostamento, le coppie Buffy-Angel e Bella-Edward. Continuate a vostro rischio e pericolo che il post è lungo assai.

Lo so che è brutto vederli accanto, mi sto quasi cavando gli occhi, ma fatevi forza e accostiamo anche le foto. 











Mi state odiando adesso? Ok è normale. Andiamo avanti. Se c'è qualcuno che non ha ben chiaro di cosa stiamo parlando (veramente non avete mai visto Buffy? Impiccatevi now pls) potete andare qui e qui per farvi un'idea della trama di uno dei migliori telefilm di sempre firmato Joss Whedon e beh, dell'altra cosa.
Se invece non avete voglia di aprire altre pagine, accontentatevi del breve riassunto che segue:

Buffy the Vampire Slayer - il mondo non iniziò con un paradiso, ma con un inferno. I grandi anziani, demoni primordiali, dominavano la terra. Un giorno, mentre stavano per sparire, uno di loro morse un umano. Il loro sangue si mischiò e il demone entrò nell'uomo. Così nacquero i vampiri. Ma per ogni generazione, un'eletta, una giovane donna, è stata scelta per combattere le forze delle tenebre. La cacciatrice: dotata di una forza sovrannaturale, che sola protegge il genere umano. Ai nostri tempi è Sarah Michelle Gellar, vive a Sunnydale e ha davanti 7 stagioni di sangue, morte, sacrifici e apocalissi. Dalla prima alla terza stagione vivrà l'amore sfortunato per Angel, vampiro dotato di un'anima per un maleficio zingaro, costretto a soffrire ogni giorno per i peccati commessi da demone e in cerca di espiazione.

Twilight - Bella Swan si trasferisce a casa del padre in un paesino piovoso. A scuola viene notata da un ragazzo di nome Edward che le svela un mondo alternativo a quello umano. Un mondo abitato da vampiri, immortali bellissimi e splendenti (che luccicano al sole), in gran parte predatori senza coscienza di sangue umano, più alcuni pacifisti vegetariani (che bevono solo il sangue degli animali). Nel giro di quattro libri (e non so più quanti film), si sposeranno, Bella diventerà un vampiro, sconfiggeranno i vampiri più potenti del mondo e vivranno felici e contenti.

Apparentemente le storie sono simili. Però la prima è un horror, la seconda un fantasy. Perché?
Si potrebbe pensare che dipenda dal lato femminile. Da una parte abbiamo una supereroina dall'altra una goffa ragazzina che inciampa ogni tre metri. Però chiediamoci, questo influenza in qualche modo l'attribuzione del genere? Fondamentalmente no. Anzi, teoricamente Buffy dovrebbe avere meno problemi ad innamorarsi di Angel e a vivere felicemente con lui. Dopotutto è un rapporto alla pari, fra due esseri dotati comunque di superpoteri. Tecnicamente ha meno ragioni di avere paura, rispetto a una normalissima umana che incontra esseri invulnerabili alle pallottole che bevono sangue, e quindi dovrebbe essere più fantasy Buffy rispetto a Twilight. Invece no. Perché? Semplicemente perché, se vi ricordate la prima lezione, l'horror ha pochissimo a che fare con il sentimento che genera (la paura appunto) mentre invece ha molto a che fare con l'identificazione del cambiamento di stato.
Se il problema non è quindi dal lato femminile, andiamo a cercare nel lato maschile della coppia. Cosa differenzia Angel e Edward? Entrambi vampiri con poteri sovrannaturali. Entrambi si astengono dal sangue umano (Angel va avanti con quello di maiale preso dal macellaio, Edward cacciando animali nella foresta). Entrambi vorrebbero, in diverse occasioni, "mangiarsi" la rispettiva compagna (e Angel un paio di volte ci riesce, non mi ricordo se lo fa anche Ed). Entrambi si vergognano della propria natura e cercano di essere "più umani" possibile. Apparentemente non ci sono differenze nell'aspetto psicologico, quindi quello che stiamo cercando deve essere una caratteristica fisica.

Ci siete, siete pronti alla rivelazione? Forse ci siete arrivati anche da soli: il problema è insito nelle debolezze.
Appuntatevi questa parte: ogni creatura horror, per essere tale, deve avere dei punti deboli conseguenti alla sua trasformazione.
Se vi ricordate, nello scorso post, abbiamo detto che l'horror è fondamentalmente una perversione del mondo natuale. Al centro della storia vi è un elemento esistente in natura, cambiato artificialmente in modo da diventare "innaturale". Insito nell'horror, elemento centrale, è "il sacrificio". Se ci pensate è lo stesso concetto che è alla base di magia bianca e magia nera: in quella bianca si usano oggetti neutri (pietre, foglie, energie spirituali del mago), in quella nera si sacrificano esseri viventi (da qui l'importanza del sangue).
Nell'horror la creatura mutata acquisisce poteri particolari che la rendono più potente, pagando però uno scotto e attribuendosi numerosi punti di debolezza. Il vampiro classico è un esempio perfetto:
punti di forza - immortalità, capacità di autorigenerazione delle ferite fino alla rimozione del cuore e (non sempre) della testa, poteri magici e ipnotici di diverso genere, capacità di cambiare forma, bellezza/fascino, forza e velocità sovraumane
punti di debolezza - impossibilità di esporsi alla luce diurna, bloccato da oggetti sacri, debolezza contro elementi naturali (aglio, a volte rose bianche ecc.), debolezza contro il fuoco ecc.
Fino ad arrivare al punto debole per eccellenza che appare quasi comico: l'impossibilità di entrare nelle case senza invito. Pensateci, acquisire tutta la forza del mondo e l'immortalità e non poter fare quello che riesce al comune topo di appartamento. Un po' frustrante no?
Ovviamente anche i cattivi fantasy hanno dei punti deboli che però sono già presenti, non emergono a seguito di una trasformazione, e svolgono una diversa funzione. Su questo però faremo forse una lezione a parte, torniamo invece al nostro confronto.

Angel presenta quasi tutti i punti deboli del vampiro classico: il sole e il fuoco lo uccidono, non può entrare nelle case senza un invito, non viene riflesso dagli specchi. Può muoversi durante le ore diurne ma non ha poteri ipnotici né di metamorfosi. Ha inoltre un punto debole legato alla maledizione: ha coscienza di sé, ovvero resta buono, solo finché soffre per i suoi crimini passati. Nell'istante stesso in cui giunge a un momento di piena felicità (ad esempio facendo l'amore con la donna che ama) perde l'anima e torna ad essere un demone spietato pronto a uccidere tutti. Bella fregatura eh?
Prendiamo invece il caso di Edward. In realtà è una figura assolutamente priva di dramma (se non di pathos). Diventa vampiro perché era l'unica soluzione per salvarlo dalla "spagnola" (l'influenza eh). Acquisisce forza sovrumana, pelle dura come l'acciaio, vita eterna, poteri telepatici, bellezza in cambio di... niente. Quello che sconvolge il lettore di horror quando entra in contatto con Twilight è l'assoluta assenza di punti deboli nei vampiri. Nessuna particolare vulnerabilità contro il fuoco. Impossibili da uccidere con armi normali (figurati con un paletto di legno). Il sole non li brucia, anzi li fa brillare facendoli diventare più belli. Impossibili da individuare: il senso di disagio e malia che sempre accompagna i vampiri nella letteratura in Twilight non esiste, sembrano semplicemente ragazzi bellissimi e un po' snob. Unica debolezza è la dipendenza dal sangue che tuttavia il protagonista domina sempre abbastanza facilmente. Il problema di tutto ciò è che ogni elemento horror si perde nel nulla in quanto la protagonista femminile non teme più di trasformarsi. In realtà Bella non fa altro che attendere la trasformazione in vampiro come normalmente si aspetterebbe il Natale. E chi al posto suo non farebbe lo stesso?

La paura della trasformazione che definisce l'horror è legata intimamente al cambiamento di status. Diventando vampiro, in un horror, si diventa proprio un'altra cosa, non necessariamente migliore o peggiore, ma senza dubbio diversa. In Twilight invece la protagonista non cambia con la trasformazione. Mentre Angel trasformato era un misto di demone infernale e essere umano senza vincoli morali, Bella trasformata è esattamente la stessa ragazza di prima ma dotata di superpoteri e un po' attratta dal collo della gente (ma neanche tanto).

Capite quindi che crollano tutti gli elementi che stanno alla base dell'horror: Twilight è un fantasy.
La domanda a questo punto è: perché far diventare un fantasy una storia che di base doveva essere un horror? Per rispondere, ricorreremo di nuovo all'aiuto di Buffy e Angel, nel prossimo episodio, dedicato ai lieti fine, alla Rivoluzione Industriale e al crollo del Romanticismo nel mondo contemporaneo.

Stay tuned

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